Sostenibilità

A un anno dalla sua approvazione, l’Inflation Reduction Act degli Stati Uniti sta promuovendo gli investimenti nell’energia pulita

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Marco Willner
Co-Head of Dynamic Asset Allocation, Multi-Asset Solutions
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Sebastiaan Reinders
Head of Innovation and Research, Sustainable Investing and Innovation Platform
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Aviral Utkarsh
Strategist, Multi-Asset Solutions
Perspectives
Questa pubblicazione fa parte della nostra serie Perspectives
Punti principali
1
L’Inflation Reduction Act (IRA) degli Stati Uniti, che ha compiuto il suo primo anniversario ad agosto, sta promuovendo gli investimenti nell’energia pulita con un’ampia gamma di incentivi fiscali.
2
Nel primo anno dell’IRA sono stati annunciati 280 progetti di energia pulita in 44 Stati USA, che rappresentano 282 miliardi di dollari di investimenti.
3
Le società che hanno discusso dell’IRA, del carburante a idrogeno e delle infrastrutture durante le call sugli utili hanno indicato un forte potenziale di investimento e il 70% delle dichiarazioni comprendevano anche un obiettivo o una proiezione dei dati.

Quando l’Amministrazione Biden ha ricordato il primo anniversario dell’Inflation Reduction Act (IRA) a metà agosto di quest’anno, ha presentato anche alcuni importanti risultati per dimostrare gli effetti della normativa. Secondo la Casa Bianca, in risposta alle disposizioni normative in materia di energia pulita e clima, le società hanno annunciato più di 110 miliardi di dollari di nuovi investimenti nella produzione di energia pulita da quando l’IRA è entrato in vigore. Questi investimenti includono oltre 70 miliardi di dollari nella catena di approvvigionamento dei veicoli elettrici (EV) e circa 10 miliardi di dollari nella produzione di energia solare.1

Fin dall’inizio, l’IRA è stato accompagnato da grandi promesse e da aspre contestazioni. Il Presidente Biden, in occasione della firma del progetto di legge nel 2022, l’ha definita “il più grande passo avanti mai compiuto sul clima”.2 Per stimolare gli investimenti, l’IRA si basa su un pacchetto di incentivi fiscali finalizzati ad accelerare lo sviluppo dell’energia pulita, nonché dei veicoli, degli edifici e della produzione puliti.3 Questi incentivi prevedono crediti d’imposta per gli investimenti in progetti di energia rinnovabile e strutture che generano elettricità pulita. La legge prevede agevolazioni fiscali per la produzione di componenti per l’energia solare ed eolica, inverter,4 componenti per batterie e minerali critici. Inoltre, prevede crediti d’imposta sulla produzione di elettricità rinnovabile e pulita, nonché di energia proveniente da impianti nucleari qualificati.

I Repubblicani hanno espresso numerose critiche alla legge, che è stata approvata da entrambe le Camere del Congresso con votazioni dettate dai partiti.5 Ad esempio, il leader repubblicano del Senato Mitch McConnell ha definito l’IRA una “sconsiderata frenesia di tassare e spendere” che non avrà “alcun impatto significativo sul clima mondiale”.6 Altri contrari sostengono che l’IRA favorisce le società estere in Paesi come la Cina.7 In particolare, gli incentivi della legge per l’acquisto di veicoli elettrici hanno incontrato molte resistenze, e non solo da parte dei Repubblicani. Il senatore Joe Manchin, un Democratico che ha contribuito a sponsorizzare l’IRA ma ha criticato l’attuazione della legge da parte dell’Amministrazione, ha dichiarato che si sarebbe opposto a una corsa all’adozione di massa dei veicoli elettrici fintantoché la Cina controllerà la fornitura dei minerali critici necessari per la loro produzione.8

A un anno dal lancio dell’IRA, abbiamo analizzato attentamente i dati per comprendere la risposta nell’ambito degli investimenti, oltre l’ottimismo ufficiale. Abbiamo constatato che, almeno finora, la realtà è all’altezza o addirittura superiore alle aspettative. L’analisi basata sugli annunci pubblici monitorati dall’American Clean Power Association (ACP), da Climate Power e da E2 mostra che nel primo anno dell’IRA sono stati annunciati 280 progetti di energia pulita in 44 Stati USA.9 Questi progetti rappresentano 282 miliardi di dollari di investimenti e sono destinati a creare quasi 175.000 posti di lavoro. Per scoprire quali società stanno parlando dell’IRA e quali progetti futuri potrebbero prendere in considerazione, abbiamo esaminato anche le call sugli utili utilizzando l’elaborazione del linguaggio naturale (Natural Language Processing, NLP). Durante queste conferenze, l’energia solare è stato l’argomento legato all’energia pulita evocato con maggiore frequenza insieme all’IRA, seguito dalla cattura e dallo stoccaggio del carbonio, dalle batterie e dall’accumulo dell’energia.10

Le prove dell’impatto dell’IRA stanno aumentando, ma se la legge vorrà raggiungere gli obiettivi fissati dai suoi sostenitori ci saranno anche delle sfide da superare, come i ritardi nella connessione dei progetti di energia rinnovabile alla rete e il potenziale aumento dei costi dei progetti, che potrebbero a loro volta far lievitare il costo complessivo dell’IRA. È difficile stimare il costo complessivo dell’IRA, perché la maggior parte della spesa prevista dalla legge si presenta sotto forma di agevolazioni fiscali senza un tetto massimo. Ciò significa che il costo aumenterà man mano che un maggior numero di società e famiglie usufruiranno degli incentivi. Le stime iniziali dei costi tendevano a variare tra i 370 miliardi di dollari, una cifra abitualmente indicata dalla Casa Bianca11 , e i 391 miliardi di dollari, calcolati dall’Ufficio di Bilancio del Congresso.12

Made in America

Il potenziale dell’IRA in termini di impulso allo sviluppo e alla produzione negli Stati Uniti di tecnologie per l’energia pulita, fondamentali per la transizione energetica sostenibile, è stato ampiamente pubblicizzato sin dal suo inizio. La legge offre il contesto normativo più favorevole nella storia delle tecnologie pulite e potrebbe produrre risultati come la prima diffusione su larga scala dell’idrogeno verde e della cattura del carbonio, secondo Goldman Sachs Global Investment Research (GIR).13 Gli incentivi dell’IRA potrebbero aiutare gli Stati Uniti a conquistare una quota maggiore del mercato globale delle tecnologie pulite, in gran parte dominate attualmente dalla Cina per quanto riguarda la produzione e il commercio.14

Nel primo anno di vita dell’IRA sono stati compiuti progressi significativi. Un recente rapporto dell’ACP, ad esempio, stima che i progetti di energia pulita annunciati fino al 31 luglio 2023 aggiungeranno 184.850 megawatt di nuova capacità energetica pulita.15 Anche il sostegno dell’IRA alla produzione e alla creazione di posti di lavoro si sta traducendo in progetti concreti. Dei 282 miliardi di dollari di investimenti annunciati, poco meno di 27 miliardi sono destinati alla costruzione o all’espansione di 83 strutture produttive dedicate all’energia pulita su larga scala in quattro settori principali, come mostrato nella tabella seguente. I progetti includono impianti eolici offshore a New York, un impianto di batterie nel Kentucky e lo sviluppo solare da Washington alla Florida.16

Investimenti per impianti di energia pulita per servizi di pubblica utilità annunciati nel primo anno dell’IRA Investimenti per impianti di energia pulita per servizi di pubblica utilità annunciati nel primo anno dell’IRA

ACP, Climate Power, E2, Goldman Sachs Asset Management. Al 31 agosto 2023.

Anche se molti di questi progetti annunciati richiederanno tempo per entrare in funzione e gli investimenti di capitale per completarli saranno distribuiti nell’arco di mesi o anni, la costruzione di nuove strutture si sta già riflettendo nei dati macroeconomici degli Stati Uniti. Gli investimenti fissi privati in strutture produttive sono fortemente cresciuti da aprile 2022. Questi investimenti sono stati favoriti in parte dall’IRA, ma anche da un altro provvedimento legislativo, il CHIPS and Science Act, che garantisce finanziamenti e incentivi per sostenere la ricerca e la produzione di semiconduttori.17

Gli investimenti nelle strutture manifatturiere statunitensi sono fortemente cresciuti dopo l’approvazione dell’IRAGli investimenti nelle strutture manifatturiere statunitensi sono fortemente cresciuti dopo l’approvazione dell’IRA

Federal Reserve Bank of St. Louis, US Bureau of Economic Analysis, Goldman Sachs Asset Management. Dati aggiornati al 30 agosto 2023. Dollari USA rettificati stagionalmente per l’inflazione dal 2012 (mld di USD).

Il prossimo grande cambiamento

I crediti d’imposta dell’IRA sono volutamente generosi per stimolare gli investimenti in una gamma di soluzioni energetiche pulite. Il credito d’imposta per gli investimenti in immobili energetici, ad esempio, si applica ai progetti nelle seguenti aree: celle a combustibile, solare, geotermico, eolico di piccole dimensioni, accumulo di energia, biogas, controller di microreti e immobili per la produzione congiunta di calore ed energia.18 L’importo di base del credito è pari al 6% dell’investimento qualificato, ma può essere aumentato rispettando i requisiti per i salari e gli apprendistati e per l’utilizzo di acciaio, ferro e prodotti manifatturieri nazionali. Incentivi simili sono inclusi nella maggior parte delle disposizioni fiscali della legge.

La portata degli incentivi dell’IRA per l’energia pulita ha spinto le società ad annunciare molti investimenti nel primo anno e altri ancora arriveranno nei prossimi anni. Un’analisi delle call sugli utili aziendali fino al 14 agosto 2023 mostra che la legge ha suscitato un’ampia discussione sui temi dell’energia pulita, indicando il potenziale per gli investimenti futuri. Utilizzando l’elaborazione del linguaggio naturale19 per analizzare 27.794 conferenze sugli utili tenutesi tra luglio 2022 e metà agosto 2023, abbiamo rilevato tre aree di interesse significativo: la cattura, l’utilizzo e il sequestro del carbonio (carbon capture, utilization and sequestration, CCUS); le batterie e l’accumulo di energia; il combustibile a idrogeno e la relativa infrastruttura.20 Questi risultati sono coerenti con una precedente ricerca di Goldman Sachs, secondo la quale l’IRA sarebbe più d’impatto per i prodotti che includono l’accumulo di batterie per servizi di pubblica utilità e l’idrogeno verde, accelerando al contempo gli investimenti nei progetti di cattura del carbonio a lungo termine.21

Sono tre i settori che si sono dimostrati più attivi nell’affrontare i temi dell’IRA e dell’energia pulita: l’energia, l’industria e i materiali. Le società energetiche hanno animato il dibattito in merito ai CCUS. Il sostegno dell’IRA alla decarbonizzazione della generazione dell’energia include l’estensione e l’ampliamento del credito d’imposta esistente per i CCUS fino a includere la cattura diretta dell’aria e l’abbassamento della soglia per alcuni impianti che ne possono beneficiare.22

Le società del settore dei materiali e dell’industria sono le più interessate alle batterie e all’accumulo di energia, che sono favoriti dal credito d’imposta sulla produzione previsto dall’IRA per la fabbricazione nazionale di componenti per batterie, nonché dagli incentivi per i veicoli puliti e l’energia pulita. Le call sugli utili di tutti e tre i settori hanno parlato del carburante a idrogeno e della relativa infrastruttura, un’area interessata da numerose disposizioni dell’IRA, tra cui il credito d’imposta per la produzione di idrogeno. Le citazioni dell’idrogeno nella nostra analisi hanno avuto anche il più alto grado di certezza riguardo ai potenziali investimenti: il 70% di queste menzioni includeva obiettivi o dati sui progetti, mentre la percentuale per il comparto CCUS è arrivata al 51% e quella per le batterie e gli accumulatori di energia al 43%.23

Investimenti in tutti gli Stati Uniti

La creazione di posti di lavoro e l’espansione economica sono stati temi centrali nell’attuazione dell’IRA.24 La nostra analisi mostra che gli investimenti annunciati legati all’IRA sono distribuiti in modo diffuso in tutti gli Stati Uniti, con il Sud che attira il maggior numero di progetti e il Nord-Est in cima alla lista degli investimenti più consistenti. La tabella seguente illustra la ripartizione per area geografica dei progetti e degli investimenti annunciati e il conteggio dei posti di lavoro che dovrebbero essere creati.

Distribuzione per area geografica dei progetti di energia pulita annunciati nel primo anno dell’IRADistribuzione per area geografica dei progetti di energia pulita annunciati nel primo anno dell’IRA

ACP, Climate Power, E2, Goldman Sachs Asset Management. Al 31 agosto 2023.

Tale distribuzione per area geografica dei progetti annunciati si è tradotta in 225 miliardi di dollari di investimenti previsti nei distretti congressuali repubblicani al 25 luglio, rispetto ai 38 miliardi di dollari dei distretti democratici.25 Anche il conteggio dei posti di lavoro finora è a favore dei distretti repubblicani, che possono contare su 96.216 nuovi posti di lavoro, rispetto ai 64.418 dei distretti democratici.

I benefici ottenuti

Uno studio recente pubblicato nella serie Brookings Papers on Economic Activity stima che gli effetti totali (crediti d’imposta e spese dirette) sul bilancio delle disposizioni climatiche dell’IRA siano pari a 900 miliardi di dollari fino al 2031,26 e conclude che le misure climatiche dell’IRA rimarranno economicamente convenienti anche con questo aumento dei costi.

Tale conclusione si basa sul confronto tra il costo della riduzione delle emissioni di anidride carbonica (CO2) e il “costo sociale del carbonio”, inteso come i costi economici, o i danni, derivanti dall’emissione di una tonnellata aggiuntiva di CO2 nell’atmosfera. Anche nel caso del limite più elevato della stima degli effetti di bilancio derivanti dalle disposizioni sul clima dell’IRA, pari a 1.200 miliardi di dollari fino al 2031, secondo lo studio i crediti d’imposta della legge consentono di ridurre le emissioni di CO2 a 83 dollari per tonnellata metrica per il settore energetico. Si tratta di una cifra di gran lunga inferiore se confrontata con i danni causati dall’emissione di CO2 aggiuntiva, pari a circa 200 dollari per tonnellata.27 E tutto questo senza prendere in considerazione benefici come il miglioramento della qualità dell’aria.

Le sfide permangono

Nonostante i progressi compiuti nel primo anno dell’IRA, rimangono ancora aperte delle sfide, come il potenziale aumento dei costi dei progetti. Gli autori dello studio di Brookings dimostrano che le condizioni macroeconomiche provocate dall’aumento dei tassi d’interesse e dei costi dei materiali potrebbero ostacolare gli investimenti nell’energia pulita. Infatti, lo studio avverte che “le condizioni macroeconomiche possono avere un impatto maggiore sugli investimenti dell’IRA rispetto a quello che gli investimenti dell’IRA hanno sulle condizioni macroeconomiche”.28 Una recente relazione del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, per esempio, ha segnalato l’inflazione, insieme ai vincoli della catena di approvvigionamento, all’incertezza geopolitica e alle disposizioni di garanzia, come fattori che ostacolano “la redditività dei produttori occidentali di turbine eoliche nei loro portafogli terrestri e offshore nel 2022”.29

Anche l’aumento del numero di progetti di energia rinnovabile in attesa di connessione alla rete elettrica rappresenta un potenziale ostacolo per l’espansione dell’energia pulita. Un recente studio condotto dal Lawrence Berkeley National Laboratory (Berkeley Lab) mostra che i progetti di energia rinnovabile devono attendere sempre di più nelle cosiddette code di interconnessione, un termine riferito agli studi di impatto che gli sviluppatori devono completare prima che un progetto possa connettersi al sistema.30 Lo studio mostra che quasi 2.000 gigawatt di energia rinnovabile e capacità di stoccaggio erano in attesa in queste code alla fine del 2022, con un aumento del 40% rispetto a un anno prima. L’ingresso in una coda di interconnessione è solo una fase del processo di sviluppo, ma secondo lo studio i dati forniscono comunque “un indicatore generale dei trend a medio termine dell’interesse degli sviluppatori”.

Secondo Berkeley Lab, questi ritardi sono causati da due problemi principali: la capacità della rete e la progettazione dei processi di valutazione dell’interconnessione. Sono stati compiuti alcuni progressi verso la rimozione di questi ostacoli. La Commissione Federale di Regolamentazione dell’Energia ha approvato delle riforme per accelerare il processo di valutazione dell’interconnessione e anche l’Infrastructure Investment and Jobs Act contiene delle disposizioni per facilitare l’aggiunta di linee di trasmissione alla rete.31

Riduzione delle emissioni di carbonio

La riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (GHG) è un obiettivo centrale dell’IRA e le ricerche recenti indicano che potrebbe avere un impatto significativo in questo settore. Per esempio, uno studio pubblicato sulla rivista Science ha constatato che le disposizioni della legge potrebbero consentire per il 2035 una riduzione delle emissioni di gas serra compresa tra il 43% e il 48% rispetto ai livelli del 2005.32 Senza l’IRA, la flessione sarebbe stata compresa tra il 27% e il 35%. La legge potrebbe avere il suo effetto maggiore nel settore energetico, perché i suoi incentivi “accelerano i trend già in atto e abbassano i costi della decarbonizzazione”, secondo lo studio.

Gli Stati Uniti hanno fissato un obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra entro il 2030 compreso tra il 50% e il 52% rispetto ai livelli del 2005.33 Sebbene l’impatto previsto dell’IRA sia inferiore a questo livello, lo studio di Science mostra che la legge contribuisce a ridurre il “divario di attuazione” nel raggiungimento dell’obiettivo ufficiale di almeno il 50%.34 Un’incognita è rappresentata dalla possibilità che l’IRA indica altre agenzie federali, governi e società statali e locali ad aumentare le proprie ambizioni in materia di clima, il che “potrebbe essere fondamentale per colmare il divario di attuazione del 2030”, secondo lo studio.

Il contributo dell’IRA alla creazione di posti di lavoro, soprattutto nel settore manifatturiero, dovrebbe sostenere la crescita economica e i consumi, e di conseguenza i mercati azionari e creditizi degli Stati Uniti.

Implicazioni per gli investitori

Il contributo dell’IRA alla creazione di posti di lavoro, soprattutto nel settore manifatturiero, dovrebbe sostenere la crescita economica e i consumi, e di conseguenza i mercati azionari e creditizi degli Stati Uniti. Se quattro progetti già annunciati su cinque saranno portati a termine nei tempi previsti e creeranno il numero di posti di lavoro auspicato, si potrebbero ottenere circa 65.000 nuovi posti di lavoro, soprattutto nel settore manifatturiero, entro la fine del 2024, di cui 50.000 in questo stesso anno. Per fare un confronto, negli Stati Uniti sono stati creati complessivamente 106.000 posti di lavoro nel settore manifatturiero negli ultimi 12 mesi.35 Se la creazione di posti di lavoro continuerà di questo passo, l’IRA e il CHIPS and Science Act potrebbero generare mezzo milione di posti di lavoro nel settore manifatturiero nel prossimo decennio, portando il totale a 13,5 milioni, un livello visto per l’ultima volta nel 2008.

A nostro avviso, i settori dei materiali, dell’industria, dell’energia e dei servizi di pubblica utilità saranno i maggiori beneficiari di questo impulso alla produzione, anche se le società varieranno ampiamente nella loro esposizione all’IRA. Di conseguenza, la selezione attiva dei titoli sarà il modo migliore per sfruttare le opportunità a lungo termine create dall’IRA nei mercati pubblici. Sul versante privato, ci aspettiamo che la legge offra moltissime opportunità specializzate in tutto lo spettro della tecnologia dell’energia pulita, in quanto gli incentivi fiscali della legge rendono più redditizio lo sviluppo di nuove tecnologie.

Impatto oltre i confini

Oltre agli investimenti che l’IRA sta incentivando negli Stati Uniti, il suo impatto finale potrebbe essere molto più grande. La legge ha già suscitato risposte in tutto il mondo, compresa l’Unione europea (UE). A febbraio 2023, i responsabili politici dell’UE hanno risposto all’IRA con un Piano Industriale “Green Deal” per aumentare la competitività dell’industria europea a emissioni net zero e accelerare la transizione verso la neutralità climatica. Il piano prevede investimenti in settori strategici “net zero”, anche attraverso agevolazioni fiscali.36 Il Governo indiano ha varato una serie di iniziative per stimolare lo sviluppo di tecnologie di energia rinnovabile nell’ambito della sua normativa Production-Linked Incentive Scheme.37 In questa corsa per costruire il futuro dell’energia pulita, riteniamo che la competizione tra Paesi possa solo accelerare il progresso globale verso gli obiettivi climatici di maggiore importanza, ampliando al contempo le opportunità per gli investitori.

1“Fact Sheet: One Year In, President Biden’s Inflation Reduction Act Is Driving Historic Climate Action and Investing in America to Create Good-Paying Jobs and Reduce Costs”, comunicato stampa della Casa Bianca. Al 16 agosto 2023.
2“Remarks by President Biden at Signing of H.R. 5376, The Inflation Reduction Act of 2022”, comunicato stampa della Casa Bianca. Al 16 agosto 2022.
3“Clean Energy Tax Provisions in the Inflation Reduction Act”, sito web della Casa Bianca. Al 5 settembre 2023.
4Gli inverter sono componenti chiave dei sistemi di energia solare che convertono l’elettricità a corrente continua generata dai pannelli solari in corrente alternata utilizzata dalla rete elettrica.
5Per il voto della Camera dei Rappresentanti, si veda: “House Passes Inflation Reduction Act, Sending Climate and Health Bill to Biden”, The Washington Post. Al 12 agosto 2022. Per il voto al Senato, si veda: “Senate Approves Inflation Reduction Act, Clinching Long-Delayed Health and Climate Bill”, The Washington Post. Al 7 agosto 2022.
6“One Year Later, Democrats’ Reckless Spending Spree Is Showering Cash on Foreign Companies”, pagina web del leader repubblicano Mitch McConnell sul sito web del Senato. Al 26 luglio 2023.
7Ad esempio, il membro del Congresso repubblicano Jason Smith, presidente della Commissione per i Modi e i Mezzi della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, ha affermato che l’IRA sta “pagando grandi dividendi alle grandi imprese e alla Cina”. Si veda: “GOP Case for Repealing Climate Law: China and Wall Street”, E&E News di Politico. Al 20 aprile 2023.
8“Chairman Manchin’s Opening Remarks During a Full Committee Hearing to Examine Opportunities to Counter the People’s Republic of China’s Control of Critical Mineral Supply Chains”, sito web della Commissione per l’Energia e le Risorse Naturali del Senato degli Stati Uniti. Al 28 settembre 2023.
9Goldman Sachs Asset Management. Al 4 settembre 2023.
10Analisi di GS Asset Management delle earnings call da parte delle società incluse nel MSCI ACWI Investable Market Index. Dati aggiornati al 14 agosto 2023. Output della NLP rivisto dall’analista.
11Si veda ad esempio: “Building a Clean Energy Economy: A Guidebook to the Inflation Reduction Act’s Investments in Clean Energy and Climate Action”, la Casa Bianca. A gennaio 2023.
12“CBO Scores IRA With $238 Billion of Deficit Reduction”, Commissione per il bilancio federale responsabile. Al 7 settembre 2022. La CBO ha stimato il costo delle disposizioni dell’IRA su clima ed energia nel periodo 2022-2031.
13“Carbonomics: The Third American Energy Revolution”, Goldman Sachs Global Investment Research. Al 22 marzo 2023.
14“Energy Technology Perspectives 2023”, Agenzia Internazionale dell’Energia. A gennaio 2023. Uno degli obiettivi dell’IRA era quello di contribuire a rendere gli Stati Uniti leader nelle tecnologie basate sull’energia pulita. Si veda: “Fact Sheet: President Biden Sets 2030 Greenhouse Gas Pollution Reduction Target Aimed at Creating Good-Paying Union Jobs and Securing US Leadership on Clean Energy Technologies”, la Casa Bianca. Al 22 aprile 2021.
15“Clean Energy Investing in America”, ACP. Ad agosto 2023. Questo rapporto si basa sugli annunci pubblici effettuati dal 16 agosto 2022 al 31 luglio 2023.
16“Clean Energy Investing in America”, ACP. Ad agosto 2023. Questo rapporto si basa sugli annunci pubblici effettuati dal 16 agosto 2022 al 31 luglio 2023.
17“Biden Signs Order on $52 Billion Chips Law Implementation”, Reuters. Al 25 agosto 2022.
18“Clean Energy Tax Provisions in the Inflation Reduction Act”, sito web della Casa Bianca. Al 5 settembre 2023.
19L’elaborazione del linguaggio naturale è un ramo dell’intelligenza artificiale che consente ai computer di analizzare e comprendere il linguaggio umano.
20Analisi di GS Asset Management delle earnings call da parte delle società incluse nel MSCI ACWI Investable Market Index. Dati aggiornati al 14 agosto 2023.
21“US Inflation Reduction Act: What’s Transformational, What’s Supportive, What’s Underappreciated”, GS SUSTAIN. Al 30 agosto 2022.
22“Building a Clean Energy Economy: A Guidebook to the Inflation Reduction Act’s Investments in Clean Energy and Climate Action”, la Casa Bianca. A gennaio 2023.
23Analisi di GS Asset Management delle earnings call da parte delle società incluse nel MSCI ACWI Investable Market Index. Dati aggiornati al 14 agosto 2023.
24In occasione di una raccolta fondi nello Utah poco prima del primo anniversario della legge, il Presidente Biden ha dichiarato di essere pentito del nome dato alla legislazione, “perché la legge ha meno a che fare con la riduzione dell’inflazione che con la fornitura di alternative con le quale generiamo la crescita economica”. Si veda “Biden Wishes His Signature Climate Law Was Called Something Else”, Bloomberg News. Al 10 agosto 2023.
25Basato su “One Year of Our Clean Energy Boom”, un rapporto di Climate Power, e sull’ulteriore analisi di Goldman Sachs Asset Management. Dati al 25 luglio 2023. Climate Power è una comunicazione strategica indipendente e un’operazione mediatica a pagamento incentrata sulla creazione di supporto per l’azione climatica. È stata fondata dal Center for American Progress Action Fund, dalla League of Conservation Voters e dal Sierra Club. See “Why Us” sul sito web di Climate Power.
26John Bistline (Electric Power Research Institute), Neil Mehrotra (Federal Reserve Bank of Minneapolis) e Catherine Wolfram (Università di Harvard). “Economic Implications of the Climate Provisions of the Inflation Reduction Act”, Brookings Papers on Economic Activity. Al 29 marzo 2023.
27Un’altra pubblicazione di Brookings riporta le stime dei costi sociali calcolati nelle ultime relazioni, che vanno da 100 a 380 dollari per tonnellata di CO2. Si veda Bistline, Mehrotra e Wolfram. “The Inflation Reduction Act Could Energize the Economy”, Brookings. Al 1º maggio 2023.
28Bistline, Mehrotra e Wolfram. “Economic Implications of the Climate Provisions of the Inflation Reduction Act”, Brookings Papers on Economic Activity. Al 29 marzo 2023.
29“Offshore Wind Market Report: Edizione 2023”, Ufficio dell’efficienza energetica e dell’energia rinnovabile, Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti. Ad agosto 2023. Il rapporto sottolinea che l’IRA “può attenuare l’impatto negativo dell’aumento dell’inflazione, dei vincoli della catena di approvvigionamento e dei tassi d’interesse sui costi dei progetti di impianti eolici offshore per i progetti di impianti in fase iniziale”.
30“Grid Connection Requests Grow by 40% in 2022 as Clean Energy Surges, Despite Backlogs and Uncertainty”, Lawrence Berkeley National Laboratory. Al 6 aprile 2023.
31“Grid Connection Requests Grow by 40% in 2022 as Clean Energy Surges, Despite Backlogs and Uncertainty”, Lawrence Berkeley National Laboratory. Al 6 aprile 2023.
32John Bistline e al. “Emissions and energy impacts of the Inflation Reduction Act”, Science. Al 29 giugno 2023. I ricercatori si sono basati sui risultati di nove modelli indipendenti per giungere alle loro conclusioni.
33“FACT SHEET: President Biden Sets 2030 Greenhouse Gas Pollution Reduction Target Aimed at Creating Good-Paying Union Jobs and Securing U.S. Leadership on Clean Energy Technologies”, la Casa Bianca. Al 22 aprile 2021.
34Bistline e al. “Emissions and energy impacts of the Inflation Reduction Act”, Science. Al 29 giugno 2023.
35“FRED Economic Data”, Federal Reserve Bank of St. Louis. Dati al 1º settembre 2023.
36“The Green Deal Industrial Plan: Putting Europe’s Net-Zero Industry in the Lead”, comunicato stampa della Comunità europea. Al 1º febbraio 2023.
37“Government incentivizes local development and manufacturing of renewable energy technologies”, comunicato stampa del Ministero delle Energie Nuove e Rinnovabili. Al 22 marzo 2022.

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