Private Markets Diagnostic Survey 2024
Esplorare nuove rotte in un panorama di investimento dinamico:
La Survey ha evidenziato un crescente ottimismo sull’insieme delle asset class, con un’attenuazione dei timori legati ai fattori macro come recessione, tassi di interesse e inflazione, ma un aumento percepito dei rischi connessi alle tensioni geopolitiche e alle valutazioni elevate. In un clima di crescente fiducia, gli investitori tendono a investire in nuove aree dei mercati privati, il che spiega le sottoesposizioni di molti limited partner in altri segmenti – in particolare in quelli in crescita come il private credit e le infrastrutture ma anche a livello dei differenti punti di accesso, compresi i deal secondari e i coinvestimenti.
La liquidità è in cima alle priorità di molti investitori, e i gestori di fondi stanno esplorando sempre più soluzioni per generare liquidità, in quanto i disinvestimenti continuano ad essere frenati dalla persistente incertezza macroeconomica e dai divari di valutazione tra acquirenti e venditori. Inoltre, i limited partner mirano ad avere un maggiore controllo sui propri profili di liquidità, tramite allocazioni a veicoli semiliquidi in tutte le asset class ma anche con interazioni crescenti con il mercato secondario alla ricerca di opzioni di liquidità.
Il settore continua ad evolversi per adattarsi al nuovo contesto di investimento ma anche alle nuove tecnologie. L’IA è stata indicata ancora una volta come il principale driver del mutamento del settore, e in uno scenario di tassi di interesse più alti e valutazioni elevate, i GP si concentrano prioritariamente sulla crescita dei ricavi per aumentare il valore degli investimenti in portafoglio. Inoltre, i gestori stanno ampliando l’offerta di prodotti e rafforzando i propri bilanci con capitali esterni, in un contesto in cui il consolidamento del settore sta diventando un tema più comune e i limited partner preferiscono investire capitali con un minor numero di gestori.
Poiché le dinamiche della raccolta di capitali sono in continuo mutamento, i LP stanno prestando una maggiore attenzione alle commissioni e alle condizioni di investimento nei fondi, mentre i GP pongono l’enfasi sulle competenze settoriali e sulle fonti differenziate di sourcing. I limited partner di maggiori dimensioni mostrano un forte interesse per le opportunità di coinvestimento, le soluzioni personalizzate e la sostenibilità, sebbene più della metà degli investitori in America non si ponga obiettivi di investimento sostenibile. Per contro, fra i general partner l’adozione di obiettivi di sostenibilità è molto più diffusa, specialmente tra i gestori che concentrano la ricerca di limited partner nella regione EMEA e in Asia, dove l’interesse per gli investimenti sostenibili è più elevato.
Il sentiment di prudenza sta cedendo lentamente il posto a un’attitudine più coraggiosa, con investitori e gestori sempre più disposti ad esplorare nuove strategie e approcci di investimento. Nell’intraprendere queste nuove rotte, gli investitori dovranno rimanere vigili e assicurarsi di disporre degli strumenti, delle risorse e delle competenze per proseguire il viaggio.
Gli investitori in ambito private markets sono più ottimisti sulle opportunità di investimento rispetto all’anno scorso, sulla scia del rallentamento dell’inflazione e dei primi segnali di aggiustamento delle valutazioni. I timori legati al rischio di recessione e all’inflazione si sono attenuati, ma emerge un maggiore focus sui conflitti geopolitici e sulle valutazioni persistentemente elevate.
I limited partner (LP) continuano a rafforzare le esposizioni al private credit e alle infrastrutture per raggiungere i relativi target, in un contesto in cui le allocazioni ai mercati privati tendono ad essere più diversificate. Anche i livelli di impiego del capitale sono in aumento, ma con una tendenza a concentrarsi su un minor numero di relazioni. Nel complesso, gli LP rimangono sottoesposti all’insieme delle strategie sui mercati privati, mentre le sfide legate alle sovraesposizioni al private equity riguardano essenzialmente i limited partner in America.
I general partner (GP) si concentrano prioritariamente sull’esigenza di dare slancio alla crescita dei ricavi delle società in portafoglio e sembrano preferire soluzioni temporanee per generare liquidità per gli LP, come i fondi di continuazione e il dividend recap. Il divario in termini di valutazioni tra acquirenti e venditori frena l’attività di dealmaking sia sul fronte delle acquisizioni sia dal lato dei disinvestimenti, su cui impatta anche l’incertezza economica.
I mercati privati continuano ad evolversi. I GP stanno ampliando la propria offerta e in quasi un terzo dei casi stanno cedendo, o valutano di cedere, una partecipazione azionaria per capitalizzare la società di gestione. I limited partner stanno prendendo in considerazione soluzioni che vanno oltre la tipica struttura a richiamo, e l’interesse per i fondi semiliquidi si sta ampliando alle strategie di tipo equity.
La sostenibilità resta un fattore chiave per i limited partner di maggiori dimensioni e quelli al di fuori dell’America, mentre oltre il 50% degli LP in America non si pone obiettivi di investimento sostenibile. I general partner, per i quali la raccolta di capitali a livello globale è una priorità, segnalano generalmente maggiori progressi verso il raggiungimento di obiettivi di investimento sostenibile.
Metodologia e soggetti intervistati
I nostri risultati provengono da 235 istituzioni e gestori di fondi a livello globale che hanno fornito spunti da diverse prospettive, in un’ampia gamma di categorie di limited partner, tra cui: asset/wealth manager, istituzioni ufficiali, fondi pensione o sistemi previdenziali pubblici, family office, endowment, fondazioni, assicurazioni, fondi pensione privati e general partner.