Fiducia e slancio: riflessioni sul nostro tour d’investimento in India
L’economia indiana rimane resiliente. La sua storia di crescita a lungo termine è sostenuta da megatrend come la digitalizzazione, le dinamiche demografiche favorevoli e un governo orientato alle riforme. Di recente ci siamo recati a Nuova Delhi, Mumbai e Bangalore per studiare da vicino il sentiment dei policymaker e dei leader aziendali. Abbiamo percepito una diffusa fiducia sulla traiettoria economica del Paese e abbiamo acquisito preziose informazioni sulle opportunità e sulle sfide che potrebbero influenzare la storia di crescita a lungo termine dell’India. Ecco le conclusioni più importanti del nostro viaggio:
Riforme strategiche, fondamenta solide
Il governo dell’India rimane fortemente concentrato sullo stimolo alla crescita economica attraverso importanti riforme. Dopo le recenti elezioni, c’è un senso di continuità e stabilità nelle politiche. Le iniziative più importanti come “Make in India” e i programmi di incentivi legati alla produzione continuano ad attrarre investimenti e a posizionare il Paese come hub manifatturiero globale. Ad esempio, sono già stati fatti notevoli progressi nel settore dell’elettronica, con l’ambizioso obiettivo di trasformare il settore in un’industria da 500 miliardi di dollari entro il 2030, concentrandosi sulla produzione manifatturiera, compresa quella dei semiconduttori. Anche la semplificazione del sistema fiscale , le riforme del mercato del lavoro e i nuovi regolamenti del settore immobiliare hanno rafforzato le fondamenta economiche dell’India.
Nonostante i notevoli progressi economici, quasi 129 milioni di persone vivono ancora in condizioni di estrema povertà, con un reddito inferiore a 2,15 dollari al giorno. Un’altra sfida è rappresentata dalla bassa partecipazione femminile alla forza lavoro, dove vi è inoltre una crescente necessità di migliorare le competenze dei dipendenti per creare posti di alta qualità nel settore manifatturiero e dei servizi. Un aspetto promettente è che in India si sta diffondendo una cultura dell’imprenditorialità (dal 2016 sono nate oltre 100.000 startup) che contribuisce a stimolare la crescita economica e l’occupazione, creando al contempo un ampio e diversificato panorama di opportunità d’investimento. I fondatori di startup innovative sono fiduciosi negli sforzi del governo per sostenere le società nascenti che operano in settori come l’e-commerce, il fintech e i servizi IT. Abbiamo incontrato i team manageriali di società fondate più di dieci anni fa che si sono trasformate in importanti casi di successo, come una piattaforma di consegna di cibo online che ora serve più di 800 città e impiega (direttamente e indirettamente) quasi mezzo milione di persone.
Sviluppo di grandi infrastrutture
La realizzazione di progetti infrastrutturali fondamentali in tutta l’India (aeroporti, strade, ferrovie e centrali energetiche) è sostenuta da un aumento dei livelli degli investimenti di capitale del governo, finalizzati a promuovere lo sviluppo economico. I progressi tecnologici e il miglioramento dei processi di acquisizione dei terreni hanno dato il via libera all’elettrificazione ferroviaria su larga scala, alla privatizzazione degli aeroporti, ai corridoi di trasporto merci e a progetti di metropolitana in tutti gli Stati. Inoltre, l’India sta sviluppando rapidamente progetti di energia rinnovabile con piani specifici per espandere la capacità dell’energia solare, ridurre i costi dell’idrogeno verde e aumentare la sostenibilità energetica. Abbiamo incontrato le società che stanno promuovendo le pratiche di bioedilizia e il controllo dell’inquinamento, e quelle pronte a beneficiare dell’adozione di veicoli ibridi ed elettrici, un’area sostenuta dagli incentivi pubblici per promuovere la mobilità sostenibile. Abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci con il cofondatore e CEO di una società che produce internamente i componenti dei veicoli elettrici (motori, software, celle ed elettronica), imitando i giganti integrati verticalmente.
L’India è ancora alle prese con la sfida dell’urbanizzazione. Un terzo della popolazione totale del Paese risiede nelle città, ma questa cifra è in rapido aumento e mette a dura prova le infrastrutture e la distribuzione delle risorse. Gli Stati meridionali dell’India, i principali beneficiari in termini geografici dei servizi e del boom manifatturiero, hanno un reddito pro capite doppio rispetto agli Stati settentrionali più popolosi e rurali, con notevoli disparità nello sviluppo delle infrastrutture e nell’istruzione. Colmare questo divario sarà fondamentale per una crescita inclusiva in tutto il Paese. I dirigenti aziendali ci hanno spiegato come la società indiana si stia gradualmente spostando dalla tradizionale struttura di famiglie congiunte a quella di famiglie nucleari, incrementando la domanda di immobili residenziali. Abbiamo incontrato anche il presidente di una società fortemente impegnata in grandi progetti infrastrutturali, per scoprire come l’azienda sta riqualificando i lavoratori e inserendo gli strumenti digitali nel settore delle costruzioni per modernizzare i processi.
Progresso tecnologico e digitale
Nell’ultimo decennio l’India ha puntato sull’innovazione. L’accesso a Internet è aumentato rapidamente, con conseguente aumento dell’attività bancaria online e su dispositivi mobili e la diffusione dell’innovazione nei pagamenti e nell’e-commerce. I leader aziendali si aspettano che questi trend procedano a un ritmo sostenuto e i dirigenti che abbiamo incontrato hanno espresso ottimismo sulla crescita di Internet in India e sul passaggio dei consumatori verso l’e-commerce basato sui dispositivi mobili. Il “Trinity JAM”, cioè la connettività tra conti Jan Dhan (conti bancari a saldo zero), Aadhaar (sistema di identità unica basato sulla biometria) e dispositivi Mobili, è stato fondamentale per il progresso digitale dell’India. L’incapacità dei modelli bancari tradizionali di soddisfare le esigenze dei consumatori indiani delle classi medio-basse crea nuove opportunità potenziali per l’innovazione fintech.
Anche i mercati azionari indiani hanno registrato un aumento significativo della partecipazione di investitori retail nazionali, grazie al più facile accesso alle piattaforme di trading introdotte dalle società fintech di nuova generazione, alla crescente educazione finanziaria e alle normative favorevoli. Nell’ultimo decennio l’inclusione finanziaria si è impennata, portando la partecipazione retail a oltre 105 milioni di investitori attuali, rispetto ai soli 10 milioni del 2013. Gli investitori nazionali sono stati un pilastro del mercato azionario indiano nell’era post-COVID, quando hanno garantito la stabilità durante i periodi di deflusso degli investitori istituzionali stranieri e hanno compensato le incertezze globali. La fascia demografica più giovane del Paese mostra una crescente preferenza per le attività finanziarie rispetto a quelle tradizionali come l’oro e gli immobili, grazie ai costi di transazione più bassi e all’accesso digitale che alimentano questo trend.
Al di là della finanza, i Global Capability Center (centri operativi esteri di aziende multinazionali) evidenziano il dinamismo del panorama IT dell’India. A Bangalore, in un arco di 13 miglia, si trova il maggior numero di società S&P 1000 al mondo. L’India è anche un potenziale beneficiario dell’intelligenza artificiale (IA). Abbiamo incontrato società che collaborano con i rivenditori su strumenti di machine learning e aziende che cercano di espandere in modo significativo la superficie dei loro data center per soddisfare la domanda di energia dell’IA. Tuttavia, l’implementazione dell’IA è ancora in fase nascente e potrebbe essere necessaria una pianificazione per far coesistere l’IA con le attività umane. Anche il mercato indiano dell’outsourcing farmaceutico ha un potenziale significativo, dal momento che offre vantaggi in termini di costo dei talenti, scienziati che parlano inglese e una crescente attenzione all’innovazione.
Una storia di crescita più forte, più a lungo
Il nostro tour d’investimento in India ha ulteriormente consolidato le nostre prospettive per il 2025. Consideriamo l’economia indiana come un caso di crescita più forte e più a lungo, sostenuto da un universo aziendale diversificato. La fiducia dei CEO aumenta ed è sostenuta da fattori positivi come la digitalizzazione, la crescita di una classe media benestante e un governo orientato alle riforme. Le sfide globali in corso, come i conflitti in Europa e in Medio Oriente, le interruzioni delle catene di approvvigionamento e le moderne tecnologie come l’IA, creano opportunità di investimento ma anche rischi potenziali. A nostro avviso, l’India è meno esposta al rischio di una ricaduta delle tensioni commerciali globali, che potrebbero avere un impatto nel secondo mandato presidenziale statunitense di Donald Trump. Le società indiane godono già di una buona diversificazione della catena di approvvigionamento e molti dirigenti che abbiamo incontrato continuano ad aumentare il controllo che esercitano per massimizzare l’efficienza e la resilienza, dal momento dell’acquisto fino alla distribuzione. Siamo favorevoli a un approccio attivo per identificare al meglio le potenziali opportunità d’investimento nella storia di crescita più forte più a lungo dell’India.
Il team Fundamental Equity di Goldman Sachs Asset Management mira a sfruttare il potenziale di crescita dell’economia indiana. Il nostro team di esperti, con sede a livello locale, utilizza approcci fondamentali per investire in una gamma diversificata di aziende nel lungo termine, comprese quelle che beneficiano di trend come la digitalizzazione, l’urbanizzazione e la trasformazione delle catene di approvvigionamento.
