Costruzione di portafoglio

Generazione di reddito: cercare flussi stabili in periodi di instabilità

7 marzo 2025 | Tempo di lettura: 11'
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Ashish Shah
Co-Head and CIO, Public Investing
Perspectives
Questa pubblicazione fa parte della nostra serie Perspectives
Riteniamo che, in un mondo caratterizzato da incertezza macroeconomica, imprevedibilità delle politiche e rapidi sviluppi dell’intelligenza artificiale (IA), l’interesse per la stabilità del reddito stia crescendo.
Punti principali
1
Resilienza e diversificazione attraverso flussi di reddito stabili
In periodi di incertezza, riteniamo che sia fondamentale aumentare la resilienza e la costanza dei rendimenti nei portafogli. I flussi di reddito costanti provenienti dai mercati azionari e obbligazionari offrono una potente forma di diversificazione.
2
Il credito societario e quello cartolarizzato offrono un reddito interessante
Il credito societario e quello cartolarizzato offrono un interessante potenziale di reddito, supportato da solidi fondamentali creditizi. A nostro avviso, una selezione attiva dei titoli sarà essenziale per generare un reddito costante in un anno caratterizzato dall'incertezza.
3
Azioni che generano reddito e strategie equity buy-write
Le società che aumentano costantemente i loro dividendi e riacquistano le proprie azioni possono aumentare i rendimenti per gli azionisti. Anche le strategie equity buy-write possono integrare i metodi tradizionali di generazione di reddito azionario.

Quando l’incertezza è elevata, riteniamo importante trovare modi per sviluppare la resilienza e la costanza dei rendimenti nei portafogli. Flussi di reddito stabili possono aiutare gli investitori a raggiungere l’equilibrio durante i cicli di mercato turbolenti. Una volta ottenuto, il reddito può essere reinvestito in nuove opportunità, trasformandosi così in una potente forma di diversificazione. Riteniamo che l’attrattiva di un reddito stabile sia ancor maggiore in un mondo dove l’incertezza macroeconomica e politica potrebbe generare dispersione e volatilità del mercato. Piuttosto che limitarsi a “inseguire il rendimento” o cercare di prevedere l’andamento del mercato, riteniamo che strategie flessibili e articolate che consentono di ottenere un reddito diversificato dai mercati finanziari possano contribuire a ottenere risultati positivi.

Ottenere reddito dal settore obbligazionario

Il reddito è un vantaggio strategico fondamentale derivante dall’integrazione delle obbligazioni nei portafogli di investimento, insieme alla diversificazione e alla stabilità. Queste caratteristiche risultano evidenti durante i periodi di volatilità causati dalle flessioni del mercato azionario, come le brusche correzioni dei titoli statunitensi legati all’IA di gennaio o gli episodi ribassisti legati alla crescita di agosto 2024. Il credito societario e quello cartolarizzato continuano a offrire un potenziale di reddito interessante, sostenuto da solidi fondamentali creditizi. In un anno caratterizzato dall’incertezza, riteniamo che la selezione attiva dei titoli sarà essenziale per la generazione di reddito.

Obbligazionario societario

Nel segmento delle obbligazioni societarie i titoli high yield offrono storicamente un potenziale di reddito interessante, ma gli spread ridotti sono sotto gli occhi di tutti. I bassi livelli di extra rendimento ottenuti per finanziare le imprese rispetto alle obbligazioni governative indicano che gli investitori devono essere selettivi. Tuttavia, l’attuale contesto di spread bassi riflette anche una solidità nei fondamentali del credito. Un allargamento degli spread ampio e sostenuto richiederebbe un cambiamento significativo dei fondamentali del credito o un improvviso e brusco rallentamento economico, due eventualità che, secondo la nostra analisi, sono improbabili nel breve termine. Dato che la maggior parte del reddito delle obbligazioni societarie attualmente deriva dai tassi d’interesse elevati piuttosto che dagli spread creditizi, ciò potrebbe contribuire a mitigare i rischi di ribasso derivanti dalla volatilità del mercato azionario o da un indebolimento della crescita economica.

I bassi livelli degli spread riflettono fondamentali solidi... I bassi livelli degli spread riflettono fondamentali solidi...

Fonte: Macrobond, Goldman Sachs Asset Management. All’11 febbraio 2025. I rendimenti si basano sui rispettivi indici e non rappresentano la performance di alcun prodotto Goldman Sachs.  Non è possibile investire in indici non gestiti. La performance passata non prevede e non garantisce risultati futuri, che possono variare.

...Gli high yield offrono un reddito storicamente interessante...Gli high yield offrono un reddito storicamente interessante

Fonte: Macrobond, Goldman Sachs Asset Management. All’11 febbraio 2025. I rendimenti si basano sui rispettivi indici e non rappresentano la performance di alcun prodotto Goldman Sachs.  Non è possibile investire in indici non gestiti. La performance passata non prevede e non garantisce risultati futuri, che possono variare.

La propensione al rischio rimane stabile per il credito investment grade (IG), in particolare per le obbligazioni IG in dollari statunitensi, come dimostrano le basse concessioni di nuove emissioni, gli spread su livelli prossimi ai minimi storici, i forti afflussi di fondi comuni e la continua domanda estera netta.1 Riteniamo che i fondamentali delle società IG rimangano complessivamente sani, con parametri creditizi chiave quali leva finanziaria, capacità di servizio del debito, redditività e posizioni di liquidità, generalmente solidi. Ciò nonostante, riteniamo che sia fondamentale saper distinguere le società che sono finanziariamente solide o in fase di miglioramento da quelle che stanno invece attraversando un periodo di difficoltà, attraverso una selezione dei titoli bottom-up.

Un contesto normativo più flessibile negli Stati Uniti grazie all’Amministrazione Trump 2.0 potrebbe aumentare le attività di M&A finanziate dal debito, mettendo potenzialmente a rischio la stabilità finanziaria delle società emittenti. Tuttavia, queste attività possono essere finanziate anche con capitale proprio o liquidità e possono inoltre contribuire a migliorare la performance operativa e i fondamentali creditizi a lungo termine. Preferiamo investire in obbligazioni industriali IG con rating BBB in settori come beni di consumo non ciclici, beni durevoli e tecnologia, dove i team direttivi si impegnano a mantenere i rating IG e a migliorare la solidità del bilancio.

Come per il credito IG, gli spread sul credito a leva sono bassi, in particolare per i titoli high yield (HY) statunitensi. Alcuni investitori potrebbero ritenere che gli spread ristretti siano un motivo per evitare questa asset class. Non siamo d’accordo. A nostro avviso, gli spread inferiori alla media di per sé non sono necessariamente un segnale di pericolo e dovrebbero essere analizzati nel contesto del mercato globale, tenendo conto anche dei livelli di rendimento assoluto, dei fondamentali del credito e dei trend di sottoscrizione. È incoraggiante notare che vi sono poche prove di un calo degli standard di sottoscrizione. A dimostrazione del miglioramento della qualità del credito, la quota di debito con rating BB, il segmento con il rating più alto per gli high yield, è aumentata dal 35% del 2013 all’attuale 50%.2

Il mercato high yield statunitense ha una qualità migliore rispetto all’andamento storicoIl mercato high yield statunitense ha una qualità migliore rispetto all’andamento storico

Fonte: Macrobond, capitalizzazione di mercato dell’ICE BofA US High Yield Constrained Index. A gennaio 2025.

Sebbene le recenti notizie abbiano evidenziato un aumento dei fallimenti aziendali, riteniamo che la realtà sia più rassicurante. Il recente aumento dei fallimenti riflette un ritorno alla normalità piuttosto che rappresentare un trend preoccupante, poiché il tasso annuale rimane al di sotto della media del periodo 2015-2019.3 Secondo la nostra analisi, i tassi di insolvenza nei mercati high yield e dei prestiti a leva rimarranno contenuti nel 2025. Ricordiamo che il nostro team aveva stimato un default dell’1% nel 2024, vicino al tasso effettivo dell’1,3%, mentre le stime del settore superavano il 3%.4 A nostro avviso, questo dimostra il valore dell’analisi aziendale bottom-up.

Credito cartolarizzato

Il credito cartolarizzato può assumere varie forme, in genere con correlazioni relativamente basse e rendimenti più elevati rispetto alle obbligazioni societarie con rating simili.5 Le due categorie che preferiamo sono le obbligazioni garantite da prestiti (collateralized loan obligation, CLO), che spesso comprendono un portafoglio diversificato di prestiti societari senior garantiti non investment grade, e i commercial mortgage-backed securities (CMBS) garantiti da immobili commerciali (commercial real estate, CRE).

Durante la crisi finanziaria globale i default dei titoli cartolarizzati sono avvenuti principalmente nei mutui ipotecari residenziali subprime e nei prodotti strutturati complessi. Ora le strutture di cartolarizzazione sono più semplici e trasparenti, con standard di prestito più rigorosi. Tuttavia, questa asset class richiede ancora un’attenta due diligence e competenze specifiche. Crediamo che sia fondamentale identificare i disallineamenti e sfruttare le inefficienze strutturali per poter generare reddito e gestire il rischio. A nostro avviso, ciò richiede anche un processo di investimento disciplinato e un’analisi approfondita delle garanzie collaterali e delle strutture delle operazioni.

Riteniamo che le CLO di alta qualità offrano un interessante potenziale di reddito. La natura a tasso variabile delle CLO fa sì che gli attuali tassi di riferimento più elevati offrano livelli di reddito interessanti. Le CLO di tutti i livelli di rating hanno storicamente offerto rendimenti più elevati rispetto a obbligazioni e prestiti societari con rating simili. Una caratteristica fondamentale delle CLO è che la garanzia collaterale è gestita da un gestore di CLO. In un mondo in cui la selezione del credito è fondamentale, prediligiamo i gestori che amministrano efficacemente le loro garanzie collaterali e cerchiamo attivamente gestori con una sovrapposizione minima di garanzie collaterali per assicurarci la diversificazione delle esposizioni. 

Tre dati chiave

Fonte: Goldman Sachs Global Investment Research The Structured Credit Trader, al 20 febbraio 2025. J.P.Morgan US CLOIE AAA Index, al 27 febbraio 2025. S&P 500 Default, Transition, and Recovery: 2023 Annual Global Leveraged Loan CLO Default And Rating Transition Study, a giugno 2024. La performance passata non prevede e non garantisce risultati futuri, che possono variare.

Negli ultimi anni il settore commercial real estate (CRE) degli uffici ha dovuto affrontare alcune sfide , dovute all’aumento dei tassi d’interesse e ai trend del lavoro a distanza e ibrido. Tuttavia, riteniamo che non tutti gli asset CRE siano uguali. Questa classe di attivi può offrire un’esposizione diversificata a una serie di asset CRE sottostanti con cash flow stabili. Anche molte emissioni di CMBS presentano caratteristiche di miglioramento del credito, come la subordinazione e l’eccedenza di copertura delle garanzie, e conti di riserva. Riteniamo che gli investitori attivi possano sfruttare al meglio le potenziali opportunità, anche in alcuni CMBS del settore uffici, dove molti contratti di locazione stipulati prima del COVID stanno per scadere e potrebbero apportare chiarezza sull’equilibrio tra domanda e offerta.

Stiamo monitorando il potenziale impatto della nuova amministrazione statunitense sui settori cartolarizzati. Le politiche favorevoli alla crescita, unite a un calo dei tassi e a un equilibrio più stabile tra domanda e offerta, potrebbero migliorare le prospettive per il settore CRE degli uffici, mentre una regolamentazione più flessibile potrebbe stimolare le attività di M&A e leveraged buy-out (LBO), portando a un anno potenzialmente positivo per i prestiti a leva e la nuova offerta di CLO.

Elementi essenziali del reddito azionario

Dividendi per generare rendimenti?

Le valutazioni elevate non si limitano agli spread ristretti delle obbligazioni societarie. Dopo la crisi finanziaria globale, il valore del mercato azionario statunitense ha registrato un rialzo straordinario, trainato più recentemente dai titoli tecnologici ad elevata capitalizzazione. Ciò ha portato il peso degli Stati Uniti nell’MSCI World Index dal 53% del 2000 all’attuale 74%.6 L’incremento dei rapporti prezzo/utile indica che il mercato azionario statunitense nel suo complesso continua a essere scambiato a valutazioni vicine ai massimi storici, anche escludendo le principali società tecnologiche.7

Mentre nel 2024 la maggior parte dei rendimenti azionari a livello globale è stata determinata dall'aumento delle valutazioni, le stime suggeriscono che nel 2025 i driver più importanti dei rendimenti degli indici saranno gli utili e i dividendi.8 Prevediamo che la struttura dei rendimenti del mercato azionario si amplierà  al di là delle più grandi società statunitensi mega-cap. Data l’elevata concentrazione negli Stati Uniti con le Magnifiche 7 e le rivoluzioni tecnologiche portate dall’IA, riteniamo che la diversificazione in altre aree geografiche e settori possa offrire potenziali opportunità agli investitori attivi. Concentrarsi su società con fondamentali solidi e dividendi finanziariamente sostenibili può contribuire a proteggersi dalle ampie correzioni del mercato. Settori come quello finanziario, dei servizi di pubblica utilità e dei beni di consumo di prima necessità sono storicamente meno ciclici dei titoli growth statunitensi e tendono a fornire un flusso di reddito costante attraverso i dividendi, migliorando la resilienza complessiva del portafoglio.

Le società che operano sui mercati internazionali, in particolare in Europa e Giappone, storicamente hanno mostrato un maggiore impegno nella distribuzione dei dividendi agli azionisti. Negli ultimi 20 anni i dividendi hanno rappresentato il 70% dei rendimenti complessivi cumulativi dell’MSCI EAFE (Europe, Australasia, Far East) Index. Riteniamo che anche l’universo dei mercati emergenti offra interessanti opportunità di reddito. Dopo la crisi finanziaria globale, le società dei mercati emergenti che hanno pagato dividendi sono state di più delle loro omologhe dei Mercati Sviluppati e oltre il 50% dei titoli dei Mercati Emergenti offre un dividend yield superiore al 3%.9 Riteniamo che un approccio attivo possa contribuire a individuare le società che dimostrano una crescita dei dividendi e una sostenibilità dei rendimenti.

Nel 2024 l’espansione delle valutazioni ha determinato la metà dei rendimenti azionari a livello globale...Nel 2024 l’espansione delle valutazioni ha determinato la metà dei rendimenti azionari a livello globale...

Fonte: Goldman Sachs Global Investment Research, contributo al rendimento degli indici in valuta locale nel 2024. Al 18 dicembre 2025. Solo a fini illustrativi. Non è possibile investire in indici non gestiti. La performance passata non prevede e non garantisce risultati futuri, che possono variare.

...Nel 2025 utili e dividendi potrebbero diventare i driver più importanti nella maggior parte delle aree geografiche...Nel 2025 utili e dividendi potrebbero diventare i driver più importanti nella maggior parte delle aree geografiche

Fonte: Goldman Sachs Global Investment Research. Previsione del rendimento totale a 12 mesi in valuta locale. Al 18 dicembre 2025. Solo a fini illustrativi. Non è possibile investire in indici non gestiti. La performance passata non prevede e non garantisce risultati futuri, che possono variare.

Storicamente, i titoli che pagano dividendi hanno sovraperformato nei periodi di crescita più bassa e inflazione persistente. In questi contesti, le strategie che investono in società con un maggiore potenziale di crescita dei dividendi tendono a sovraperformare quelle che investono nei titoli che pagano i dividendi più alti in assoluto. Riteniamo che una gestione attiva possa aiutare a evitare società con dividendi elevati, altamente indebitate e in difficoltà, privilegiando invece società di qualità con fondamentali solidi e dividend yield finanziariamente sostenibili, nonché titoli che mostrano un potenziale di crescita del capitale.

Un periodo favorevole per i buyback? 

Oltre ai dividendi, i buyback di azioni stanno prendendo piede anche al di fuori degli Stati Uniti come fonte di rendimento per gli azionisti. Storicamente i buyback in Europa sono stati modesti e poco frequenti, soprattutto rispetto agli Stati Uniti.10 Tuttavia, oggi sono aumentati e il loro rendimento è diventato una componente più importante del rendimento complessivo delle azioni europee. Nel 2024 le società dello STOXX Europe 600 Index  hanno annunciato programmi di buyback di azioni per circa 290 miliardi di euro,11 il terzo maggior volume di sempre. I buyback hanno generato un rendimento dell’1,9% per lo STOXX 600 e hanno contribuito al 40% del rendimento complessivo per gli azionisti. I principali protagonisti dei buyback sono stati i settori dell’energia, della finanza e dei beni di consumo discrezionali, sebbene il fenomeno non sia concentrato esclusivamente nei settori value. Riteniamo che l’aumento dei rendimenti del capitale rifletta solidi fondamentali aziendali.

I buyback sembrano essere utili anche per gestire la pressione al ribasso del mercato azionario: le società con elevati volumi di buyback hanno generalmente registrato flessioni di ampiezza minore. Prevediamo che la robusta attività di buyback continuerà anche nel 2025 e offrirà alpha agli investitori in uno scenario macroeconomico europeo piuttosto debole e in un clima di incertezza sulle politiche commerciali dell’amministrazione Trump negli Stati Uniti.

Diversificazione dei flussi di reddito

Vediamo potenziali opportunità per integrare la tradizionale generazione di reddito nei mercati azionari e obbligazionari attraverso approcci dinamici e attivi nel settore obbligazionario e strategie equity buy-write. 

Obbligazionario dinamico

Riteniamo che le strategie obbligazionarie unconstrained o dinamiche consentano di investire in un’ampia gamma di titoli obbligazionari senza essere legati a un benchmark specifico. A nostro avviso, questo approccio può contribuire a individuare i rendimenti corretti per il rischio più interessanti nei settori obbligazionari a spread, compreso il credito IG e HY, nonché nel debito dei mercati emergenti e nel credito cartolarizzato. Riteniamo che l’incertezza geopolitica e i cambiamenti strutturali, come la digitalizzazione e la decarbonizzazione, combinati con la possibilità di un nuovo paradigma politico post-elettorale, forniscano ulteriori motivi per adeguare dinamicamente le allocazioni a livello di settore, rating e duration. Preferiamo strategie agili con una rotazione settoriale, geografica e degli emittenti fluida in risposta alle opportunità di mercato, sostenute dalla ricerca fondamentale e quantitativa.

Considerare tutte le opzioni

Per ottenere potenzialmente un reddito aggiuntivo e gestire il rischio di ribasso nel 2025, riteniamo che sia possibile combinare l’esposizione ai principali indici azionari (ad esempio S&P 500, Nasdaq) con opzioni a gestione attiva. Gli ETF buy-write, noti anche come fondi covered-call, sono concepiti a questo scopo e offrono un profilo di rendimento più difensivo e a bassa volatilità rispetto alle esposizioni long-only. In altre parole, investendo in strategie buy-write, gli investitori scelgono di rinunciare a una parte del potenziale rialzo delle azioni in cambio di una minore volatilità e di un reddito superiore ai dividendi azionari.  Questo approccio può contribuire a fornire fonti di reddito diversificate per massimizzare il potenziale di rialzo, preservando al contempo la crescita del capitale nel lungo periodo. 

Un anno favorevole al reddito 

In un contesto di mercato volatile, riteniamo che la capacità di ottenere flussi di reddito costanti da azioni e obbligazioni sia fondamentale per mantenere la stabilità del portafoglio. La selezione attiva dei titoli e gli approcci di investimento dinamici possono aiutare gli investitori a trovare opportunità nel credito societario e cartolarizzato che offrono diversificazione e un potenziale di reddito interessante. Inoltre, puntare su azioni con profili di dividendi sostenibili e di buyback può migliorare la stabilità del rendimento e favorire la gestione del rischio di ribasso. Diversificare le fonti di reddito attraverso strategie dinamiche obbligazionarie e approcci equity buy-write potrebbe ottimizzare ulteriormente i rendimenti corretti per il rischio. In definitiva, una strategia di reddito a 360 gradi può aiutare gli investitori a superare le incertezze del mercato, garantendo al contempo dividendi nel lungo periodo.

 

Goldman Sachs Global Investment Research. Al 23 gennaio 2025.
JP Morgan. Al 1° dicembre 2024.
Macrobond, Goldman Sachs Asset Management. Sulla base delle istanze di fallimento depositate pubblicate dall’American Bankruptcy Institute. Ultimi dati pubblicati al 3 gennaio 2025.
Goldman Sachs Asset Management. Al 31 dicembre 2024. Fonte del tasso di insolvenza pubblicato: J.P.Morgan. A novembre 2024. 
Goldman Sachs Asset Management, Credit Suisse, JP Morgan, Bloomberg, CRTx. Dati al 31 dicembre 2024.
MSCI. Al 31 dicembre 2024.
Goldman Sachs Global Investment Research. Al 18 novembre 2024.
Goldman Sachs Global Investment Research. Al 18 dicembre 2025.
Goldman Sachs Asset Management, MSCI.  Rendimenti cumulativi a cinque anni per l’MSCI EM Index ad aprile 2024. La performance passata non prevede e non garantisce risultati futuri, che possono variare.
10 Goldman Sachs Global Investment Research. Al 23 aprile 2024.
11 Barclays Buyback Monitor. Al 9 gennaio 2025.

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